fa freddo stanotte
la pioggia da poco è passata
e odora la terra di morte
umide gocce in attesa
ancora sui rami
spogliati da foglie
con più nulla da offrire
mi giro un pochino
la panchina consunta
non offre riparo
ma l'alba è lontana, lo so
sarà lunga l'attesa
un lampione laggiù
spande un vago chiarore
e disegna contorni
sulle gocce di brina
sarà festa domani
diceva un passante
di cosa non so
non conto più i giorni
seguo il tempo che resta
su una strada in salita
il freddo e la fame
miei compagni di vita.