cammino pensieroso
fra le tombe
dove ogni lapide
veste di ricordi
e mi soffermo un pò
sopra dei nomi
dove ho posato un dì
dolore e pianti
ecco mia madre
è là, in terza fila
ed il suo sguardo è perso
vaga l'orizzonte
più avanti lei
compagna mia di sogni
che mi lasciò da solo
in questa breve vita
poi ancora altri
ed altri ancora
silente popolo
della città dei morti
figure un tempo
di tanti miei ricordi
passati oltre la soglia
dove c'è l'infinito
tutti mi fissano
nel passare accanto
sfilano lente scene
di tempi ormai perduti
dei giorni allegri
oppure molto cupi
di bramosie, egoismi
d'amore grande
o follìe vissute
tutto è rimasto fuori
oltre il cancello
dove la vita veste
di illusione
tutto si perde
dietro fredda lapide
finchè ogni ricordo
sbiadirà nel vento.
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