
mi guardi
frughi nei miei occhi
e un pò sorridi
nella penombra il viso
or che è fuggito il sole
il seno accentua
il tuo respiro
e la tua mano sale
sfiora il mio collo
in una carezza lieve
sembrano parlare
le tue labbra
in una lingua che
non fa rumore
mentre fra le mie dita
vibra l'altra mano
come note intense
di vecchie canzoni
è il corpo tuo
che pulsa
e versa su di me
messaggi pieni di calore
un richiamo antico
che nulla può fermare
e a quella voce muta
non servono parole.
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