è nera la notte
e il silenzio più cupo
sembra svanito
il crepitìo delle armi
come ricordo
d'un tempo lontano
eppur solo ieri
tremava il respiro
quando paure
si fanno padrone
ed il battito al cuore
qualcosa di alieno
la nera Signora
dipinge il deserto
d'un rosso violento
come un giorno che muore
quando ha ormai perso
la residua speranza
è scura la notte
fra ruderi stanchi
che solo le lacrime
a tratti hanno intriso
mentre il vento
si è fatto più freddo
ha coperto il dolore
sopra spente radici
che ho tutte perduto
sono asciutte le ciglia
e non hanno più gocce
da offrire alla terra
mentre laggiù
oltre il Muro del Pianto
dei calici tesi
stanno parlando
fra loro
di Pace.
Un carissimo saluto
RispondiEliminaGiorgio