non ho cappello
n'è piuma da esporre
e nemmeno nemici
da tagliar con la falce
eppure a volte
mi sento Cyrano
quando m'armo di penna
ed un foglio celeste
quasi sul chiaro
eppure a volte
io che sono nessuno
punto la penna
da sembrar spadaccino
veloci i miei versi
per colpire nel cuore
e come Cyrano
ho un vuoto infinito
che mai so colmare
parlare d'amore
intenso e pulito
su righe infinite
del mio cuore ardito
poi fare i conti
con le ombre del cielo
dove il solo diritto
è d'essere solo
ma bando alle lagne
ed al proprio dolore
se oggi guascone mi sento
a mare ributto
le lacrime amare
d'un sorriso m'avvolgo
poi lancio la sfida
a chi vuole
ed a gambe ben salde
intingo la penna nel sole.
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