ancora una smorfia
le altera il viso
"ho il male " mi dice
" e i giorni ormai conto
per offrire un sorriso "
le tengo la mano
frugo dentro il mio cuore
cerco parole da dire
parole che
non facciano male
preparate ogni volta
per non stare in silenzio
e poter consolare
ma resto muto
e le stringo la mano
come barca al pontile
legata a un qualcosa
prima che l'onda
la faccia affondare
una carezza
e le asciugo una lacrima
ferma così
sulla pallida gota
incerta
sul cammino da fare
irreale il silenzio
mi nego il respiro
e vorrei solo fuggire.
attimi eterni
affidati a sguardi
che non sanno mentire
mentre restano
avvinte le mani
a cercar nel dialogo muto
un pò di calore
ma barriere
d' infinite tristezze
hanno ormai chiuso
quel che resta
da dire.
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